21 Settembre: Giornata Mondiale dell’Alzheimer

21/09/2022

Oggi 21 settembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer: una malattia neurodegenerativa invalidante difficile da gestire e da tenere sotto controllo, sia per chi ne è affetto che per i famigliari.

Sempre più anziani in tutto il mondo vengono colpiti da questa patologia: è la più comune forma di demenza senile e causa il declino inesorabile delle funzioni cognitive ed esecutive relative a memoria, apprendimento e linguaggio. L’impatto sulla vita quotidiana del malato è notevole e la convivenza, anche a causa dei disturbi comportamentali, può trasformarsi in una sfida per i parenti che lo accudiscono.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer abbiamo deciso di approfondire vari aspetti di questa malattia, fornendo informazioni e strumenti concreti per affrontarla.

Alzheimer: Sintomi Principali

L’Alzheimer è una patologia con un decorso molto veloce, a volte improvviso e con sintomi diversi tra i vari pazienti e nelle varie fasi della malattia. I comportamenti che sono segnali dello sviluppo o del peggioramento dell’Alzheimer, si presentano dapprima in episodi sporadici, per poi divenire sempre più frequenti. Si possono quindi distinguere diverse fasi dell’Alzheimer che si differenziano per la tipologia di sintomi e il grado di serietà.

Il sintomo precoce e più comune dell’Alzheimer è sicuramente la perdita della memoria che condiziona la vita quotidiana di coloro che ne sono colpiti e delle persone che fanno parte della loro cerchia relazionale. Nella maggior parte dei casi si dimenticano le informazioni apprese più recentemente: è molto probabile che il malato chieda più volte le stesse cose e dimentichi date o eventi importanti.

Anche un’insolita difficoltà a svolgere attività che hanno a che fare con i numeri o che prevedono una programmazione, come portare fuori la spazzatura o seguire una ricetta, possono improvvisamente diventare un’impresa. Fare confusione con luoghi familiari o addirittura non ricordare una strada che fino ad allora veniva percorsa tutti i giorni, perdere il senso del trascorrere del tempo, della data e della stagione dell’anno saranno episodi sempre più frequenti.

Con il passare del tempo insorgono varie problematiche riguardanti l’umore e la personalità, sviluppando emozioni e situazioni negative come l’ansia, la depressione, la paura, l’aggressività e in generale uno stato confusionale. Per questo, è importante saper gestire l’anziano che potrà essere nervoso e teso con coloro che conosce da una vita, così come con gli sconosciuti.

Alzheimer: Cure

Al giorno d’oggi, ancora in tanti si chiedono se l’Alzheimer è curabile, ma una cura, purtroppo, non è stata trovata, nonostante siano sempre in crescita le percentuali di anziani che ne sono colpiti ogni anno e la malattia sia stata definita dall’OMS come priorità mondiale della salute pubblica.

Non esistono ancora trattamenti farmacologici in grado di fermare il danno cerebrale causato dal morbo di Alzheimer e le terapie esistenti riescono solo in parte a rallentarne l’evoluzione. Per questo è essenziale pensare alla salute e al benessere delle persone afflitte da Alzheimer con interventi di riabilitazione cognitiva utilizzando tecniche specifiche volte all’utilizzo e alla valorizzazione delle capacità residue.

Poiché il decorso della malattia è estremamente soggettivo, per ogni malato di Alzheimer è necessario definire un piano personalizzato di cura, che tenga conto delle peculiarità del paziente e individui le strategie più adatte. E’ inoltre opportuno che sia controllato in modo continuativo da personale esperto e qualificato dal punto di vista medico-sanitario, senza sottovalutare i bisogni umani, sociali e relazionali della persona.

Fondazione Ca’ d’Industria e Assistenza Alzheimer

Il caregiver, e in generale la famiglia di un malato di Alzheimer, si trovano ad affrontare per un lungo periodo di tempo un imprevisto e pesante carico assistenziale ed emotivo. Stress, dolore emotivo, necessità di sorveglianza continua e assistenza specializzata, nella fase avanzata dell’Alzheimer diventano sempre più pressanti.

Ma quando ricoverare un malato di Alzheimer? La scelta del ricovero in una struttura assistenziale si rende necessaria quando si verifica uno squilibrio tra le necessità del paziente e le capacità di accudimento fisiche, emotive e pratiche da parte della famiglia, più spesso nelle fasi avanzate della malattia.

Se avete un genitore o un parente malato di Alzheimer, Fondazione Ca’ d’Industria vi offre una soluzione di cura e assistenza affidabile presso la RSA “Le Camelie”.

I Nuclei Alzheimer (Ambra e Rubino) all’interno della R.S.A. “Le Camelie” hanno 40 posti letto destinati alla cura di anziani ospiti affetti da demenza di grado moderato-severo e da disturbi comportamentali elevati.

Dal punto di vista architettonico questi nuclei sono progettati come ambienti “protetti”, finalizzati a ridurre i deficit delle persone ospiti favorendone l’orientamento, la tranquillità e la deambulazione e garantendone la sicurezza.

Il piano assistenziale di Fondazione Ca’ d’Industria si concentra su salute e aspetto umano: gli ospiti ricevono un’assistenza sanitaria continua da parte di personale specializzato e vengono coinvolti in un programma di attività specifiche volte a stimolare la sfera cognitiva. Sono inoltre previsti momenti di animazione e socializzazione per permettere agli ospiti di divertirsi in sicurezza e non rinunciare alle relazioni umane.

Nei nuclei Alzheimer è prevista anche la presenza di uno psicologo con interventi specifici a supporto dell’utente, dei suoi famigliari e degli operatori.

Stai cercando una struttura con Nucleo dedicato a chi è affetto da Alzheimer?

Chiamaci o scrivici per avere maggiori informazioni o prenotare una visita alla RSA “Le Camelie”

+390312971 – info@cadindustria.it

Mani anziano e foto parenti con scritta Giornata Mondiale Alzheimer