È risaputo che l’accoglienza in una casa di riposo per anziani è un processo complesso di integrazione, dove la persona prende coscienza del cambiamento radicale che sta avvenendo nella sua quotidianità sia dal punto di vista pratico, sia dal punto di vista psicologico-relazionale.
Per questo motivo, è necessario andare oltre le ideologie standard e riconoscere l’importanza delle case di riposo per anziani, come “casa” a tutti gli effetti e non come “ultima spiaggia” dove gli anziani sono lasciati soli e abbandonati ai loro problemi.
Sedare le paure, accompagnare le solitudini, lenire il dolore, stimolare la socialità e le relazioni interpersonali e fornire le adeguate cure sanitarie: questo è l’insieme di compiti che fanno delle residenze per anziani dei luoghi dove l’anziano riceve assistenza e, al tempo stesso, può mantenere le proprie capacità residue e sviluppare la propria socialità.
Perché non si può fare a meno delle case di riposo per anziani?
I numeri che confermano l’importanza delle RSA
I dati stessi ci confermano quanto siano necessarie le residenze socio-sanitarie per gli anziani non autosufficienti, pluri-patologici, sempre più frequentemente affetti da disturbi nella sfera cognitiva: l’età media degli ospiti che entrano in RSA è di 86 anni, di cui circa il 34% ha bisogno di assistenza costante.
Inoltre, oggi circa metà dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia si regge sui caregiver familiari (il 63% della popolazione femminile). Una situazione che sarà sempre meno sostenibile, perché si sono ridotte le coppie con figli e, al tempo stesso, sono aumentati i nuclei familiari senza figli, così come gli ultra-sessantenni che vivono soli.
La conseguenza di questa tendenza sarà la diminuzione costante dei caregiver familiari, con un aumento dell’importanza delle RSA, che giocheranno un ruolo decisivo per fornire aiuto e assistenza agli anziani non autosufficienti.
La RSA come mondo vivo all’insegna della socialità
Da qui, emerge la necessità di un costante miglioramento delle RSA, guidato dall’indicazione di fondo di costruire luoghi di vita e non di transito o di contenimento.
Questo perché la casa di riposo per anziani, ad oggi, rispecchia sempre di più un luogo di ricomposizione sociale, capace di ridare dignità agli ospiti, sopraffatti dalle loro debolezze, e di ricomporre quegli aspetti critici a livello clinico, psicologico, sociale o relazionale, che investono la persona anziana oggi.
A tal proposito Fondazione Ca’ d’Industria con le sue tre strutture Socio-Sanitarie, il Centro Diurno e le persone che compongono il personale sanitario e assistenziale, vuole portare avanti una missione ben precisa: prendersi cura giorno dopo giorno dei propri ospiti come una seconda famiglia, che gli dia calore e comprensione per aiutarli a vivere la vita che si meritano.
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